Una goccia su un braciere (Luca 10:17-24)
Riflessioni di don Fabio
Io ti conoscevo solo per sentito dire,
ma ora i miei occhi ti hanno veduto. (Giobbe 42:5)
Luca 10:17-24: “Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli”.
Oggi, 1 ottobre, è la memoria liturgica di santa Teresina di Lisieux. Prendo spunto dalle parole di Gesù, che ringrazia il Padre perché ha rivelato la sua Immensità ai piccoli, per condividere con voi i primi versi di una poesia di Teresina che, partendo dalla sua esperienza di essere perdonata, descrive la Misericordia di Dio:
“Se avessi mai commesso il peggiore dei crimini, per sempre manterrei la stessa fiducia, poiché io so che questa moltitudine di offese non è che goccia d’acqua in un braciere ardente”.
Quante volte ci riteniamo non “meritevoli” dell’amore del Padre, oppure giudichiamo i nostri peccati più grandi della sua Misericordia. Non è così! Niente, niente, e ripeto, niente e nessuno è più grande dell’Amore, del Perdono, della Misericordia di Dio, e i nostri errori, i nostri peccati, come dice Teresina, non sono altro che delle piccole gocce d’acqua che cadono in un braciere ardente, che è il cuore di Dio (immaginate la scena: vaporizzano ancor prima di arrivare nella brace).
E mi e vi auguro di fare la stessa esperienza di santa Teresina quando si rende conto che Dio: “…è il mio sostegno, non m’abbandona mai, che ama tutto in me, persino la mia debolezza, e non mi lascia mai, né il giorno né la notte”.
Con affetto, Fabio!