Una madre, la scoperta dell’omosessualità di suo figlio e l’Agedo
Testimonianza di Mila Banchi
Parlando di omosessualità qualcuno ha espresso con una frase quanto di più sbagliato c’è nel pensiero di chi si riferisce a questa tematica senza realmente conoscerla: “AMORE DEBOLE”.
Io sono un genitore, una madre e uno dei miei figli è omosessuale, sento di poter dire con forza che per me vale l’esatto contrario nessuna prova di rispetto e sincerità da parte di un figlio è più grande di quella che mostra un ragazzino diciassettenne che guardandoti negli occhi, dopo aver raggiunto in solitudine e tra mille difficoltà la conoscenza di se stesso, con un grande atto d’amore si mostra nella sua interezza e ti tende. una mano per aiutarti a capire.
Quante persone hanno la fortuna di conoscersi, quante hanno la possibilità di conoscere i propri figli? Quello che è successo a noi, alla nostra famiglia è stato forse inizialmente uno sconvolgimento totale, ma proprio grazie a questo ci siamo dovuti tutti rivedere, riscoprire; abbiamo dovuto rimetterci in gioco sia nel personale che nei rapporti interni ed esterni alla famiglia.
Mai e poi mai avrei accettato compromessi dolorosi e mortificanti, per me non ci sono state vie di mezzo, o alzi la testa o niente, non avrei potuto permettere che quella negazione che ancora si respira nel nostro paese regnasse anche nella mia casa, nessuno dovrebbe lasciar pensare ad un altro essere umano che si deve vergognare di quello che è, tanto meno un genitore ad un figlio.
Non dico che questo può essere il percorso per tutti, ognuno ha una sua storia e un suo contesto familiare e non dico neanche che per noi è stato tutto facile, ci sono stati i percorsi con gli anziani, i nonni, spesso più illuminati ma a volte anche più rigidi e timorosi del giudizio della gente, c’è stato il lavoro di ricerca e accompagnamento per trovare la strada giusta per i bambini, certo ora avranno sicuramente più strumenti per conoscersi e per conoscere gli altri, meno paletti per la vita affettiva e amorosa.
La scelta di far parte dell’Agedo (Associazione di genitori, parenti e amici di omosessuali) è stata sicuramente una scelta familiare, non sono stati tutti subito d’accordo, ma il cammino è stato possibile grazie a tutti.
Dunque l’agedo come strumento per dare un piccolo contributo ad un cambiamento, cercare di fare anche una piccola cosa perché nessuna persona debba più soffrire per il rifiuto della famiglia, perchè nessun genitore non sia in grado di accogliere e conoscere i propri figli, perché ognuno comprenda la ricchezza che sta nell’essere uno diverso dall’altro.
Apprezzare e poter riconoscere la propria vita è lo strumento più importante per prevenire quel disagio che spesso può portare a entrare in percorsi sbagliati e dolorosi, ascolto troppe storie difficili nel mio caunseling telefonico, ogni telefonata è un grido di solitudine, di disperazione ma anche una voglia di ribellarsi e non accettare passivamente il rifiuto.
Spero che un giorno la società sia capace di riconoscere e valorizzare la persona in quanto tale, credo che per questo ci sia bisogno di lavorare sui giovani, entrare nelle scuole e ascoltare, rispondere e non negare l’esistenza di una parte di vita.
Ogni volta che esco da una scuola, dopo un nostro intervento, mi sento fiduciosa perché sento quanto già le nuove generazioni stanno cambiando, quanto basterebbe poco per aiutarle a capire il significato vero di certe parole: persona, vita, famiglie così magari potremmo aiutare quei ragazzi veramente deboli che per nascondersi fanno i bulli.
Ritornando alla mia vita di genitore, ripeto, sono fortunata perché ho visto negli occhi dei miei figli il significato delle parole “amore forte” e perché in questi anni la mia vita si è arricchita di conoscenze amicizie, affetti, spesso mi sento un po’ come se avessi tanti figli: omosessuali, transessuali, bisessuali e eterosessuali e per loro vorrei veder realizzato un sogno sentir parlare di persone e non di minoranze, ognuno di noi nello spazio e nel tempo è parte di una minoranza ma è questo che fa l’intero.