“Una mamma imperfetta” affronta l’omogenitorialità
Articolo del 29 maggio 2013 di Sarah Kay pubblicato su Bambini zerotre
La serie tv “Una mamma imperfetta“ trasmessa tutti i giorni (dal lunedì al venerdì) sul sito del Corriere della sera, ieri ha affrontato la tematica dell’omogenitorialità. La protagonista Chiara, vede arrivare nella scuola dei figli Serena, una bambina con due mamme.
I bambini accettano serenamente la compagna ma giustamente fanno mille domande a cui i genitori, per imbarazzo o poca competenza, non riescono a rispondere.
Maria, la figlia di Chiara domanda “Perché noi abbiamo solo una mamma e un papà?”. Chiara domanda “Perché non andiamo bene?”. E l’altro figlio Antonio replica “No, no, voi andate bene ma forse con qualche mamma e papà in più riuscivate a portarmi in tempo a calcetto e Maria a ginnastica ritmica”.
Una mamma, spaventata dall’affrontare il discorso con il figlio, afferma rassegnata “… Alla fine gli ho detto che Serena ha due mamme perché la cicogna si è sbagliata!”.
Chiara trovandosi in difficoltà nell’affrontare l’argomento con i figli chiede aiuto alle due mamme “Per questo ho chiesto, aiuto. Magari in maniera un po’patetica. Volevo essere pronta e moderna”.
E invece no, non dovete sentirvi patetici nel chiedere spiegazioni. Se conoscete dei genitori omosessuali fate domande, cercate di capire voi per primi per poi spiegarlo ai vostri figli. È molto più apprezzata la curiosità che il pregiudizio.
Infine è il papà, che il primo giorno era scappato sentendo le prime domande, a risolvere tutto prendendo spunto da un discorso di John Stuart Mill a spiegare tutto “Le persone si innamorano e quindi nascono i bambini… Non esistono diversità, esistono solo le differenze, ma non è una cosa brutta, è una cosa bella.”
Pur non avendo mai visto questa web tv prima d’ora, ho apprezzato l’ironia con cui si è stato affrontato un argomento che è sempre più attuale. Il regista Ivan Cotroneo ha fatto un’istantanea del mondo reale: la società sembra infatti essere molto più pronta della classe politica. Le famiglie omogenitoriali sono sempre di più e ed è ora di smettere di ignorarle.
Tutta il resto dell’Europa ha trovato una soluzione a questi “problemi” – concedetemi il termine – dando un ruolo giuridico al genitore sociale o permettendo i matrimoni tra persone dello stesso sesso. In Italia questo non è ancora possibile e questo crea ansia alle coppie gay con figli i quali in caso di disgrazia non avrebbero tutele.
Qui non è questione di opinioni, questi bambini già esistono e sono circa 100.000 nel nostro Paese. Chiara nella sit-com afferma “Non ci spaventa spiegare ai nostri figli la varietà delle nostre vite e del mondo che abitiamo. Siamo aperte al cambiamento”.
Non bisogna avere paura di spiegare ai bambini, siano figli, nipoti, figli di amici, che le differenze e non le diversità, esistono e non c’è nulla di male. Spiegatelo ai bambini, sono più aperti di noi: capiranno e cresceranno adulti più consapevoli.