Una ragazza si uccide a 14 anni perché derisa come “lesbica”
Abstrat tratto da gayaweb.it, notizia tratta dal Times
Vi è mai capitato di sentire dire: "Ma che omofobia! Un insulto scherzoso mica è omofobia!". Sarà, ma quante volte le parole "frocio", "lesbica", "ricchione", "omosessuale", diventano macigni lanciati contro le persone più fragili… Quanti ragazzi e ragazze, gay o no, si sono trovati a fare i conti con queste parole usate in maniera dispregiativa. E a volte non ce la fanno a reggere e diventano giovani vittime dell'omofobia presente nella nostra società.
Belinda Allen, 14 anni (in alto una sua foto), si è uccisa impiccandosi con una sciarpa ad un albero nella sua città natale di Horsham, in West Sussex (Inghilterra) dopo l’ultimo di una lunga serie di episodi di bullismo durati un anno.
La ragazza veniva derisa e chiamata “lesbica” perché “vestiva diversamente” dagli altri e perché “preferiva i vestiti da maschio rispetto a quelli trendy da femmina” ha dichiarato un amico.
La ex compagna di classe di Belinda alla Tanbridge House ha aggiunto: “Sapevo che Belinda era vittima di atti di bullismo, ma non mi ero resa conto di quanto li stresse prendendo male. Dall'esterno era felice e frizzante”.
La rappresentante degli insegnanti della scuola, Jules Whire, non è stata in grado di stabilire con esattezza se il suicidio di Belinda sia correlato o meno agli atti di bullismo.
Certo è che il Consiglio Regionale del West Sussex era stato costretto a creare lo scorso anno un’apposita rete antibullismo in seguito alla morte di un altro alunno della stessa scuola, Ben Vodden, impiccatosi con le stringhe delle scarpe al letto a castello dopo aver subito vari atti di bullismo.
Articolo originale (sito esterno)
Girl is second pupil found hanged after suffering taunts by bullies