Tempo di Avvento per “coloro che sono in attesa” (Luca 3: 15)
Riflessioni bibliche tratte dal blog Escrituras Inclusivas (Spagna) del 9 dicembre 2009, liberamente tradotte da Eliana R.
Proseguendo nel nostro cammino di Avvento, […] continuiamo a concentrarci su Giovanni Battista. Egli ci dice senza ambiguità che le persone di fede devono operare con giustizia e per amore di Dio. Luca 3: 7-18 racconta di una discussione fra Giovanni Battista e la folla che veniva ad ascoltarlo. Aspetta un momento! Dopo tutto, può essere che non si tratti di una discussione. Giovanni, che vive ai margini della società, dice alla gente: “Dimostrate con i fatti la vostra conversione” (Luca 3: 8 Bibbia con Traduzione Interconfessionale).
Questo racconto è presente anche in Matteo 3: 1-12. In quel frangente Giovanni si rivolge ai farisei e ai sadducei, ma nel testo attuale egli parla a tutta la folla.
In Matteo la tensione dello scontro non è edulcorata, mentre nella traduzione di oggi la tensione sparisce rapidamente. Giovanni sfida i suoi ascoltatori ad agire in una maniera che dimostri che hanno cambiato modo di pensare. E’ una provocazione che vogliamo raccogliere anche noi. Molte persone lesbiche, gay, bisex e trans (LGBT) rilevano dell’ipocrisia nell’interagire con quelli che credono essere aperti ed accoglienti. Dicono di abbracciare la diversità, inclusa quella sessuale, ma continuano a comportarsi in modo da far perpetuare l’emarginazione delle persone LGBT.
La chiesa, in particolare, può essere un luogo difficile per le persone LGBT, perché spesso è uno dei posti della nostra società dove vengono trasmessi messaggi contraddittori. Una larga congregazione afroamericana, per esempio, dichiara di accogliere tutti i figli di Dio, però tacitamente rifiuta di celebrare cerimonie per l’unione di coppie dello stesso sesso, anche se le stesse sono permesse in lungo e in largo con tantissime denominazioni.
Il versetto “Dimostrate con i fatti la vostra conversione” sta a significare che le nostre opere devono coincidere con quello che proclamiamo (Luca 3: 8).
Quando ti sei trovato in situazioni in cui le persone agivano in maniera non coerente con quello che dicevano di credere? Come ti sei sentito e che hai fatto in quelle circostanze? La risposta della folla alla sfida posta da Giovanni, sottolinea l’importanza dei fatti: “Che cosa dobbiamo fare?” (Luca 3: 10). Questa è la buona notizia del passo di oggi: esistono persone che sono desiderose di dimostrare la loro conversione con le opere.
Ci sono individui e comunità che desiderano rispondere alla richiesta del vangelo di una società trasformata. Sebbene comporti un’attenta rivisitazione dei loro atteggiamenti e comportamenti, vogliono guardare alle loro vite da vicino perché questo produrrà un nuovo mondo.
Shively T.J. Smith sottolinea: “In questo passo del vangelo di Luca, chi scrive invita i lettori a riflettere sul perché rispondono nel modo in cui fanno alle azioni di Dio nel mondo”.
Nella lettura di oggi quelle persone sono descritte come “coloro che sono in attesa” (Luca 3: 15). Sono entusiasti perché si aprono alle azioni di Dio. Shively aggiunge: “Non importa lo status socio-politico, l’etnia né il genere di ciascuno di noi, siamo chiamati non solo a credere nella venuta di Cristo, ma a vivere le nostre vite in modo che riflettano l’amore giusto e compassionevole che sperimentiamo in Cristo”.
Nel periodo di Avvento, festeggiamo l’azione di Dio che trasforma le comunità in luoghi di accoglienza per le persone LGBT. Quando hai rivisto il tuo atteggiamento e il tuo comportamento e hai scoperto che sono in contrasto con l’esigenza del vangelo di una società trasformata? Che hai fatto per convertirti alla verità e conformarti alla parola di Dio?
Filippesi 4: 4-7 ci ricorda che quando accogliamo questo pensiero e quest’azione che trasformano, ci apriamo ed apriamo le nostre comunità ad uno stato di cose radicalmente nuovo. Paolo dice: “E la pace di Dio, che sorpassa ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù” (Filippesi 4: 7).
In un altro testo, Paolo caratterizza la vita cristiana come una vita di pace (Romani 5: 1). Quando le persone LGBT e quelli che li appoggiano abbracciano una visione ed un comportamento inclusivo come comunità, vivono la vita “che sorpassa ogni intelligenza” (Filippesi 4: 7).
In risposta a questa nuova visione di comunità, Alton Pollard dice: “Questa è una parola che parla alla gente come te e come me – noi che una volta stiamo sopra ed una volta sotto, ma che rendiamo culto perché dobbiamo, che cerchiamo il divino perché dobbiamo.
Siamo felici perché ci riuniamo, perché abbiamo ascoltato la buona novella che dice che la gente di tutto il mondo, i disperati e quelli che aspettano qualcosa, gli affamati e quelli ben nutriti, gli umili e i potenti, sono tutti chiamati alla presenza di Dio.
Questa è una realtà che rallegra l’animo, libera i cuori ed accelera il polso. Afferma una verità senza condizioni, senza restrizioni, senza riserve ed universale.
È una completa affermazione della nostra esistenza incarnata, dell’amore per il proprio genere e per quello diverso, dell’uguaglianza di genere, di un amore supremo. Abbiamo desiderato ed anelato, vegliato e pregato, creduto e sperato, lottato e resistito, nell’attesa di questo giorno annunciato. Se questo non è il significato ultimo della nascita del figlio di Giuseppe e di Maria, allora qualsiasi altro è vano.”
Quali sono i segni distintivi di una nuova comunità, con una visione che abbraccia tutte le persone? Dove hai intravisto una comunità di questo tipo?
L’allegria è il tema principale anche in Sofonia 3: 14-20 ed Isaia 12: 2-6. Le più commoventi per i membri della comunità LGBT, sono le parole del profeta Sofonia quando dice: “In quel tempo, io agirò contro tutti i tuoi oppressori; salverò i bisognosi e raccoglierò quelli che sono stati cacciati; li renderò gloriosi e rinomati, dove oggi sono nell’onta” (Sofonia 3: 19).
Quando l’oppressione è solo un ricordo vago e quelli che una volta erano esclusi sono accettati – non con un marchio ma con pieno riconoscimento – allora saranno pienamente compiute le profezie che accompagnarono la venuta di Gesù.
Quale comunità può essere più giubilante di quella dove tutta l’umanità può essere unita come una sola?
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Preghiera inclusiva
Dio creatore che ci ami, trasformaci.
Trasforma le nostre parole in atti di giustizia e di amore.
Trasforma i punti di conflitto in occasioni per alleanze.
Nel nome di tuo figlio Gesù. Amen.
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Testo originale: ¿Qué debemos hacer?