Una riflessione sulla benedizione delle coppie gay
Riflessione di Eric Noffke, pastore valdese, inviata a Gionata.org il 17 settembre 2007
Abbiamo ricevuto, è pubblichiamo volentieri, una riflessione del pastore valdese Noffke che ci aiuta a capire meglio la discussione in corso nella chiesa Valdese e Metodista sulla benedizione delle coppie omosessuali.
Care amiche, cari amici, vi segnalo solo una rettifica a quanto scrivete. E’ corretto dire che le Chiese valdesi e metodiste sono d’accordo a considerare l’orientamento sessuale una questione privata e, quindi, ininfluente sulla piena accoglienza in Chiesa. La questione delle benedizioni è, però, ancora molto controversa tra noi per un’altra ragione: nella nostra chiesa non esiste la possibilità di benedire un matrimonio che non abbia valore civile, perchè negli anni settanta si è voluto sottolineare il fatto che per noi il matrimonio non è un sacramento bensì un’istituzione civile (dunque, non esiste un matrimonio “cristiano”).
Ora, la domanda di molti è: se non benediciamo coppie eterosessuali non sposate, perchè dovremmo farlo con quelle omosessuali? La risposta di altri è: perchè è giusto dare una forma di riconoscimento alla volontà di due persone di scambiarsi il reciproco impegno a costruire una nuova vita insieme, quando questa possibilità è (aggiungerei “vergognosamente”) negata dallo Stato.
La questione, però, non può essere risolta così semplicemente, perchè ora, sulla base di questa esigenza, dobbiamo ridefinire che cosa intendiamo con benedizione, matrimonio ecc.
Capite che non si tratta di una questione risolvibile in poco tempo e che sarà necessario un lungo dibattito. Per questo (e anche, forse soprattutto, per non chiudere definitivamente il rapporto con le chiese battiste) credo che all’Assemblea-Sinodo (N.D.R. di Roma) la discussione non approderà ad alcuna decisione concreta.
Vi ringrazio dell’attenzione, vi saluto cordialmente e vi auguro un buon lavoro.
Eric Noffke, pastore valdese