In veglia nella cattedrale di Bari per camminare con le vittime di ogni discriminazione
Testimonianza di Valeria de La tenda di Gionata su la Preghiera davanti al crocifisso per tutte le vittime di ogni discriminazione con l’Arcivescovo Giuseppe Satriano (Cattedrale di Bari, 24 novembre 2023)
Nella settimana in cui si ricordano le vittime della transfobia si è svolta a Bari, in Cattedrale, una veglia di preghiera contro tutte le discriminazioni, dal titolo “… e Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi (Ap 7,17)”. Il cuore dell’evento è stato la condivisione di vita, davanti al crocifisso, di 5 storie di persone: una donna vittime di violenza familiare, una madre straniera con figlio disabile, una ragazza lesbica, una donna vittima della tratta di esseri umani, una famiglia di migranti.
Il gruppo Zaccheo dei giovani credenti LGBTQ+ pugliesi ha collaborato in prima persona con l’arcivescovo Giuseppe Satriano nell’organizzazione dell’evento, che ha raccolto persone di tutta la diocesi ed ha toccato il cuore dei presenti. A seguire la testimonianza di Valeria, di Bari, madre di una persona LGBTQ+ e socia della Tenda di Gionata.
ἰοίην. È stata un’antica poetessa a suggerirmi la parola in grado di descrivere il vissuto interiore dei presenti alla veglia per le vittime di tutte le discriminazioni.
Significa che io possa andare oltre un ostacolo, un limite, un peso, una sofferenza, una chiusura e permettere che mio cuore possa rifiorire.
Che io possa andare oltre, Signore, la violenza, il rifiuto, l’emarginazione, l’annientamento, l’esclusione, la segregazione, il disprezzo, la demonizzazione, la svalutazione, la negazione, l’indifferenza, la diffidenza, l’atteggiamento di estraneità e di superiorità, la derisione e l’insulto che i pregiudizi hanno generato per troppo tempo nei miei comportamenti verso tanti tuoi figli e miei fratelli. Per tutto questo un numero incalcolabile ha perso la vita che Tu hai donato loro.
Che io possa andare oltre, Signore, il risentimento, la rabbia, la delusione, la rassegnazione, la solitudine, la tristezza, l’umiliazione, la paura, lo smarrimento, il senso di abbandono e insicurezza, la perdita di autostima, la privazione di amore, la disperazione, la devastazione interiore, lo sconforto e la perdita di speranza che i pregiudizi dei miei fratelli hanno generato per troppo tempo dentro di me, specialmente quando ho visto e ancora vedo molti miei amici morire per questo.
E allora… ἰοίην Signore!
Che questo desiderio di andare oltre emerso durante la veglia di preghiera per le vittime di tutte le discriminazioni faccia finalmente rifiorire un profondo e autentico cambiamento dei cuori nella tua e nostra Chiesa!