Un’ironica tragedia. Le chiese afro-americane e il rifiuto dei gay e delle lesbiche
Riflessioni del Rev. Horace Griffin tratte da episcopalchurch.org del 19 giugno 2007, liberamente tradotte da Erica
Il mondo del ventunesimo secolo è in lotta con quella che può essere considerata la questione morale di questi anni: l’omosessualità e lo sforzo delle persone omosessuali di “essere visibili” e di vivere pienamente le loro relazioni amorose.
Non c’è nessun gruppo, con discussioni più intense intorno a questo dibattito, della popolazione degli Stati Uniti.
E, come per le questioni morali del passato – schiavitù, segregazione e parità delle donne – la bussola morale riguardo all’omosessualità è in costruzione nelle varie chiese.
Ma nelle Chiese Cristiane le persone non parlano tutti la stessa lingua. Allo stesso modo i gay e gli eterosessuali prendono posizione con la Bibbia, proclamando vangeli diversi sull’omosessualità.
Alcuni proclamano che lesbiche e gay sono creati ad immagine di Dio e vanno favorite tutte le relazioni d’amore. Altri vedono le relazioni gay come abominevoli. Generalmente, i cristiani eterosessuali Afro Americani si trovano nell’ultimo gruppo.
Nonostante la presenza di cristiani gay nelle loro famiglie e nelle loro Chiese, che sono testimoni forti e fedeli, gay neri e cristiani rispettati come Gorge Washington Carter, James Cleveland e Barbara Jordan, gli Afro Americani continuano a resistere vedendo l’omosessualità come nient’altro che un peccato, uno ‘stile di vita negativo o un’aberrazione tipicamente bianca.
Anche se c’è una tolleranza opportunistica verso i gay nelle Chiese nere, anche se poi i gay neri – come gli altri omosessuali – spesso sono messi ai margini perchè non rispecchiano la morale della popolazione nera.
Come gay ed Afro Americano aderente alla tradizione della liberazione teologica, ho trovato che questa pratica della Chiesa nera sia un’ironica tragedia, antitetica alla teologia della liberazione nera e ai vangeli di Gesù, che offrono giustizia a tutto il popolo.
Storicamente, i leader delle Chiese nere si sono opposti ad azioni oppressive contro l’umanità e hanno giocato un ruolo attivo per far finire la schiavitù, per mobilitare gli Afro Americani nei processi politici, per organizzare istituzioni educative e dare posti di lavoro e di crescita alla popolazione nera.
Molti leader neri nelle Chiese hanno protestato per le ingiustizie sociali e religiose contro gli Afro Americani. Come risultato dall’esperienza Afro Americana, i leader neri e i membri delle Chiese hanno sviluppato una visione teologica della giustizia e dell’emancipazione prese dalla storia dell’Esodo e dai profeti delle Scritture Ebraiche.
Nonostante questa prospettiva storica, la maggior parte dei ministri di culto neri hanno fallito quando sono stati chiamati ad applicare questa teologia alle donne e ai gay.
L’obiezione, degli uomini eterosessuali cristiani e neri, ad una pratica razzista gerarchica, generalmente, nasceva dai problemi e dalla resistenza che dava l’essere dominati da uomini bianchi. In generale, invece, non obiettavano ma piuttosto telleravano la discriminazione verso le donne e più tardi verso le persone omosessuali.
L’uso della Scrittura a supporto di questa discriminazione è simile a quello che hanno fatto i cristiani conservatori bianchi, quando hanno convertito, reso schiavi e dominato le persone di colore.
C’è una diversità di vedute religiose tra gli Afro Americani su alcune questioni, come sulle donne sacerdotesse, sull’attivismo sociale, sull’evangelizzazione e l’interpretazione della Scrittura.
Ma nell’area della sessualità, ed in particolar modo dell’omosessualità, le congregazioni nere non mostrano molte discrepanze. Un gran numero di leader neri di Chiese hanno risposto a questo problema in maniera reazionaria, con una forte opposizione alla parità del matrimonio gay, ma senza una discussione commisurata al più ampio problema dell’omosessualità.
Ho sfidato gli Afro Americani a considerare criticamente la relazione tra cristianesimo e omosessualità nello stesso modo leale in cui si è avuto un impegno critico nel discutere su cristianesimo e razza.
Nell’eredità della chiesa nera, come centro di vita del popolo nero, i pastori neri, come eredi e custodi di questo sacro cammino, possono condurre gli altri a smantellare i loro peccati di omofobia e di supremazia eterosessuale.
Molti neri eterosessuali non hanno sentito le storie di dolore e di discriminazione che i loro stessi compagni neri, perchè lesbiche o gay, sperimentano a causa dell’omofobia, nelle chiese e nelle famiglie delle persone di colore.
Se c’è una qualunque possibilità che accada, questo cambiamento deve cominciare con le voci di gay neri e dei loro amici eterosessuali.
La Chiesa nera ha preso posizione adottando come modello il Vangelo, opponendosi alla schiavitù ed enfatizzando la liberazione nera.
Se oggi i cristiani nelle chiese nere decidessero di vivere all’interno di questa storica testimonianza, come la massa cristiana che si era impegnata per la liberazione del popolo nero e di ogni popolo oppresso, essi dovrebbero stare dalla parte delle lesbiche e dei gay e vederli come membri uguali nella Chiesa di Dio e nel mondo.
Il Vangelo di nostro Signore ci chiama, nelle nostre comunità, a vivere in reciprocità e a testimoniare la bellezza delle nostre differenze.
L’omosessualità è parte della sessualità umana, proprio come gli Afro Americani sono parte della razza umana. Ci saranno sempre Afro Americani lesbiche, gay, bisessuali e transgender all’interno o fuori dalle nostre comunità di fede.
Un cammino che potrà iniziare se gli Afro Americani eterosessuali sapranno rendere giustizia ai loro figli e figlie, alle sorelle e ai fratelli, alle madri e ai padri e a tutti i parenti, amici, colleghi e ai compagni cristiani che sono lesbiche o gay.
Il nostro accettare e onorare lesbiche e gay e le loro relazioni, così come quelle degli eterosessuali, ci aiuteranno ad apprezzare la bellezza della variegata creazione donataci da Dio.
Facendo questo, accettando la sessualità che c’è in ognuno di noi, proclameremo una vera teologia nera della liberazione. E facendo questo, noi onoreremo Dio.
* Il Rev Horace L. Griffin, Ph.D., sacerdote episcopale e professore al Seminario Teologico generale di New York, è autore di “Their Own Receive Them Not: African American Lesbians and Gays in Black Churches” (Loro non li ricevono: lesbiche e gay afroamericani nelle Chiese dei neri) edito da Pilgrim Press nel 2006
Testo originale: An ironic tragedy. African-American rejection of gays and lesbians antithetical to black liberation theology
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