Uno studio americano mostra che i bambini delle coppie lesbiche sono più bravi
Articolo di Taina Tervonen tratto da Tetu.com del 10 giugno 2010, liberamente tradotto da Lorenza
Condotta negli Stati Uniti per 25 anni, questo studio è il primo a concentrarsi unicamente sui bambini concepiti con l’inseminazione artificiale con datore (IAD) e cresciuti dalla loro nascita in una coppia di donne.
I bambini di coppie lesbiche presentano meno problemi sociali e comportamentale rispetto ai loro pari con genitori eterosessuali e sviluppano delle competenze scolastiche e sociali più alte della media.
Questi sono i risultati di una ricerca pubblicata nella rivista Pediatrics (vol. 126, numero 1, luglio 2010) e messo in linea il 7 giugno 2010.
Condotta negli Stati Uniti per un periodo di 25 anni da Nanette Gartrell, docente di psichiatria e di diritto all’Università di California, e Henny Bos, ricercatrice in scienze comportamentali all’Università di Amsterdam, questo lavoro è il primo che si dedica unicamente ai bambini concepiti con l’inseminazione artificiale con datore (IAD) e cresciuti dalla loro nascita in una coppia di donne. È anche il primo studio che segue i bambini per un periodo così lungo.
Le madri, scelte durante la loro gravidanza o addirittura prima del concepimento, sono state interrogate prima della nascita del bimbo (tra il 1986 e il 1992), poi ai 2 anni, 5 anni, 10 anni e 17 anni dei bimbi. Questi ultimi, 78 in totale, sono anche stati interrogati all’età di 10 e 17 anni.
Un impegno importante delle madri lesbiche nell’educazione dei loro bimbi. I risultati hanno stupiti le ricercatrici: “pensavamo che i bimbi avrebbero avuti gli stessi risultati degli altri” spiega Nanette Gartrell.
Spiega i risultati dall’impegno importante delle madri nell’educazione. « Vari altri studi hanno dimostrato che una relazione soddisfacente con uno dei due genitori è un fattore di crescita positiva per gli adolescenti”. Altra esplicazione: nei casi di separazione, la custodia dei bimbi è condivisa in più di 70% dei casi (la media nazionale è solo di 35%).
« Questa ricerca dimostra che non c’è nessun motivo di ristringere l’accesso alla medicina riproduttiva o alla custodia dei bimbi sulla base dell’orientamento sessuale dei genitori » conclude Gartrell.
Testo originale: Les enfants de couples lesbiens s’en sortent mieux que la moyenne