“Vedi qualcosa?” (Marco 8:22-26)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
Il miracolo del cieco nato è un miracolo graduale: prima il cieco vede la gente, ma poco chiaramente, perché la vede come se le persone fossero alberi che camminano; poi, solo dopo, il cieco vede chiaramente. Il motivo è che la grazia divina solo raramente interviene con violenza; in genere rispetta i nostri tempi, le nostre fragilità, e ci accompagna alla visione di una verità sempre più chiara, senza accecarci.
Dal Vangelo secondo Marco 8:22-26
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli giunsero a Betsàida, e gli condussero un cieco, pregandolo di toccarlo.
Allora prese il cieco per mano, lo condusse fuori dal villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani e gli chiese: «Vedi qualcosa?». Quello, alzando gli occhi, diceva: «Vedo la gente, perché vedo come degli alberi che camminano».
Allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente, fu guarito e da lontano vedeva distintamente ogni cosa. E lo rimandò a casa sua dicendo: «Non entrare nemmeno nel villaggio».
* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.