Vegliando per le vittime dell’omotransfobia ho riscoperto il senso della mia testimonianza come cristiano LGBT+
Riflessioni di Riccardo R. di Kairos, gruppo di cristiani LGBT+ di Firenze
La scorsa Domenica, 14 marzo 2023, abbiamo celebrato insieme al gruppo Kairos e alla Parrocchia del Pignone di Firenze una bellissima Messa in memoria delle vittime dell’omotransfobia.
Non so quanto le mie parole riusciranno a trasmettere ciò che provo in questo momento perché si tratta di un misto tra commozione per ciò che ho vissuto e un grande senso di vuoto.
Più che dal vuoto, sono stato assalito da un senso di impotenza; ho pensato per un attimo a tutte quelle persone come me, cristiani e omosessuali, che non hanno avuto la mia stessa fortuna. No, non si tratta di fortuna, si tratta di Grazia: un Dio buono e generoso ha deciso di venirmi a conoscere attraverso una compagnia che ha un volto preciso, in questo caso è Kairos, il gruppo di credenti LGBT+ di Firenze.
L’incontro con questo gruppo ha segnato per me una svolta. Mi ha fatto accettare per come sono perché in primo luogo mi ha fatto riscoprire come Gesù ci ami e ci chiami nella totalità della nostra umanità, e che quindi la mia sessualità, che prima mi soffocava, può essere messa a Suo servizio.
In secondo luogo, il gruppo mi pone davanti costantemente a dei testimoni che mi ricordano che l’orizzonte ultimo delle nostre vite è l’Insegnamento che Cristo ci ha lasciato, amarsi gli uni gli altri come lui ci ha amato.
La Messa di Domenica per me è stato fare memoria di questo, da qui la commozione che è stata seguita però da un pensiero rivolto a quei giovani come me che però non sono stati raggiunti da questa compagnia. Solo in quella giornata sono venuto a sapere la storia di due ragazzi che si sono tolti la vita proprio per questo motivo.
Ho letto poi, molto spiacevolmente, di alcune Diocesi in Italia che, venute a sapere di queste veglie contro l’omofobia, ne hanno prese pubblicamente le distanze.
Mi chiedo ora, ma di cosa ha bisogno un uomo se non di sentirsi compreso, amato e stimato nella sua totalità? La chiesa di oggi sta rispondendo al bisogno di sentirsi voluto bene di questi giovani? Unirsi insieme per pregare per il superamento dell’omofobia è anticristiano?
Unirsi insieme per chiedere che queste persone possano sentirsi amate così come sono state volute per la mia umile esperienza è profondamente cristiano, perché è Cristo che ci insegna ad amare così.
Perciò Signore, facci arrivare ovunque ci sia bisogno di Te.