Verso il Forum. Noi credenti omosessuali insieme con le nostre differenze e peculiarità
Non sempre sappiamo di partecipare ad un evento importante e storico quando lo viviamo, ma sono certa che il I° Forum Italiano dei cristiani omosessuali e lesbiche ad Albano Laziale del 26-28 marzo è uno di quelli. Non è solo la folta rappresentanza dei gruppi, la varietà delle regioni e delle città che verranno da tutta Italia a renderlo tale, ma il fatto che per la prima volta uomini e donne delle più diverse denominazioni religiose si riuniranno, parleranno delle loro esperienze e decideranno, se il caso, un cammino comune.
Ci saranno, infatti, cattolici accanto a valdesi, battisti insieme ai veterocattolici nonostante tante sirene abbiano annunziato negli ultimi anni che alcune denominazioni possono considerarsi chiese e altre no. In un mondo che sembra vinto dal segno dell’esclusione, l’aut aut, si è deciso di percorrere una strada diversa che è quella dell’et et. Insieme, con le nostre differenze e peculiarità.
Penso sia un segno importante della forza della parola di Dio e personalmente sono orgogliosa di prendere parte all’evento insieme agli amici del Varco e della Refo.
La mia idea, non mi stancherò mai di ripeterlo, è che si possa arrivare alla meta della piena accoglienza sociale delle persone lesbiche, gay, bisex, trans e queer (LGBTQ), non da soli, ma tutti insieme, camminando fianco a fianco. Sono certa che questo giorno arriverà, perché non ho mai visto l’amore perdere e restare confuso, come sono sicura del fatto che quel giorno dovremo ringraziare tutti e tutte: associazioni politiche e gruppi religiosi, credenti e atei, laici e meno laici, eterosessuali e no.
Forse perché nel suo più intimo significato il messaggio di Gesù è proprio questo: non tanto mostrare l’errore dell’altro quanto annunziare il vangelo. Ho avuto fortuna, perché la vita mi ha permesso di incontrare persone che credono e condividono questa mia idea rendendo possibile il Forum.
Ma penso anche a tutte le altre persone che silenziosamente, senza tanti clamori, hanno contribuito con il loro piccolo granello si sabbia, nella vita quotidiana di ogni giorno, alla nostra liberazione e che hanno deciso di essere presenti al Forum o che per qualche motivo non vi potranno prendere parte. Queste grandi piccole persone desidero ringraziare.
Perché nei momenti di sconforto e di tenebre mi ricordo che servo un Dio particolare. Amante del silenzio più che del rumore, che non gradisce affatto riempire con la sua invadenza la mia vita ma con il suo nascondimento. Un Dio che mi darà mai segni di potere ma di amore.
Dice un proverbio che fa molto più rumore una foresta che cade che un albero che cresce. Di questo albero che fiorisce spero di essere un ramo, insieme a tanti altri che hanno a cuore i nostri diritti e la nostra piena realizzazione di esseri umani.