Viaggio in Polonia nei luoghi dove la chiesa cattolica ‘cura’ l’omosessualità
Gli uomini imparano a giocare a calcio e le donne a cucinare: così la chiesa cattolica trasforma gay e lesbiche in eterosessuali. Devono infatti scegliere tra “una vita di lussuria nel peccato e una esistenza cristiana di castità e purezza.”. L’omosessualità è considerata nella chiesa polacca alla stregua di una malattia e sicuramente come un peccato. Così spesso gay e lesbiche si sentito obbligati, specialmente se fanno parte di alcuni enti che fanno riferimento alla chiesa cattolica, a ricercare un aiuto e una cura.
In un edificio poco appariscente del sud della Polonia, a Lublin, si trova un centro per la cura degli omosessuali. Si chiama “Odwaga” (trad. “Coraggio”) e viene amministrato dalla Fondazione cattolica “Licht-Leben“. I giornalisti non sono qui i benvenuti. Dietro queste mura, gli uomini imparano a giocare a calcio e le donne a cucinare ed ovviamente a pregare.
“L’obiettivo non è quello di trasformare i pazienti o invertire le loro polarità. Lo scopo è preparare il paziente ad accettare la sua inclinazione” dice la psicologa Lena Wojnowicz che lavora per la Odwaga. “Egli deve accettare che Dio lo abbia fatto così, una condizione che ha deciso di imporgli.” Aggiunge un’operatrice con un pullover nero su cui spicca un grossa croce d’argento.“I pazienti devo però essere convinti di questo, ovvero di avere la possibilità di scegliere tra una vita di lussuria nel peccato e una esistenza cristiana di castità e purezza”, continua Wojnowicz. “Questo persone vengono qua per capire cosa è veramente importante per loro”
La terapia base di Odwaga dura piuttosto a lungo. Il primo anno si prende parte un weekend al mese a un gruppo di aiuto nel centro di Lublin. Dopodiché si viene sottoposti a 20 ore al mese di terapia.
“Quando un omosessuale va a queste sedute sente dire che il suo orientamento può essere curato… ma non è così!” dice invece la psicologa Marta Abramowicz, che si occupa della campagna contro l’omofobia. “Queste persone cadono poi facilmente in depressione. Ne ho conosciute parecchie così”. Tuttavia, in Polonia, dove il 90% della popolazione è cattolico, queste terapie riparative continueranno a esistere ancora a lungo. Un sondaggio dell’anno scorso ha mostrato come il 53% dei polacchi considera ancora l’omosessualità come un peccato..
Testo originale: Wie die Polen Schwule therapieren