Viaggio nei paesi dove l’omosessualità è un crimine: Giamaica
Estratto dall’articolo di Max Strasser su Foreign Policy (Stati Uniti) del 20 Dicembre 2010, liberamente tradotto da Lorenza
“L’abominevole crimine”, è designata così l’omosessualità secondo la legge giamaicana, ed è cio che imparano i bambini dall’età di 10 anni.
Ma il pericolo maggiore per chi è gay proviene dalla rampante e aggressiva omofobia che regna in certe parti della società giamaicana. La violenza scatenata contro i transessuali, i transgender e gli omosessuali giamaicani è sorprendentemente comune.
Buju Banton, uno degli artisti più famosi del paese inseriva nelle sue canzoni l’uccisione dei gay e cantava di gay fucilati e bruciati. E non è l’unico. Tanti altri musicisti popolari si oppongono ai gay e incitano i loro ascoltatori a prendere le cose in mano in modo diretto e immediato.
Le leggi e gli atteggiamenti discriminatori hanno anche ostacolato molto la lotta contro la propagazione dell’AIDS. Le leggi anti-sodomita ad esempio sono usate per arrestare gli educatori per la prevenzione dell’AIDS, in un paese nel quale 1,5% della popolazione è infettata e nel quale la percentuale sta crescendo.
Nonostante le pressioni internazionali, il governo giamaicano continua a non volere riformare le sue leggi in materia. Quindi, non deve sorprendere, se molti gay giamaicani lasciano il paese per raggiungere delle terre più sicure. Il movimento gay (Giamaicano Forum per le lesbiche, all-sexuals e gay: J-FLAG) sta operando per un paese più tollerante, anche se ha vinto poche battaglie.
Una campagna chiamata Stop Murder Music è stata creata per combattere contro le canzoni omofobe nella musica dance-hall ed ha ottenuto alcuni risultati: vari artisti giamaicani si sono dichiarati d’accordo nel non cantare più canzoni che incitino alla violenza sugli uomini gay.
Testo originale: Jamaica