Il cammino della “pastorale cattolica con le persone omosessuali” delle diocesi tedesche
Estratto dal testo di Andreas Heek* contenuto nel saggio cattolico “Mit dem Segen der Kirche? Gleichgeschlechtliche Partnerschaft im Fokus der Pastoral” (Con la benedizione della Chiesa? Le unioni omosessuali nell’ottica della pastorale), a cura di Stephan Loos – Michael Reitemeyer – Georg Trettin, editore Herder (Germania), 2019, pp.45-53, liberamente tradotto da Antonio De Caro
Negli ultimi decenni in Germania sono state intraprese delle iniziative di cura spirituale per le persone omosessuali, ispirate alla “compassione”. È molto difficile ricostruirne la storia, perché raramente ne sono rimaste tracce scritte. Di fatto, però, c’è stata un’evoluzione dalla cura spirituale per alla cura spirituale con le persone omosessuali.
A Colonia nel 1989 è stata aperta la possibilità di un dialogo pastorale per le persone omosessuali, intrapreso sulla scia delle indicazioni del Catechismo. Si trattava di individuare confessori disposti al dialogo con le persone omosessuali, con lo scopo di guidarle nella crescita interiore.
Agli inizi degli anni Novanta, a Francoforte, nasce una comunità di persone omosessuali con l’intento di “riflettere sulla propria esperienza di vita omosesuale in un contesto di preghiera; di leggere e commentare testi biblici calandoli nel proprio contesto di vita; di stringere legami con altre persone dalle storie simili” (p. 46). Il gruppo viene seguito anche da diversi sacerdoti, incaricati dalla diocesi, che forniscono sostegno nei difficili anni della diffusione dell’AIDS.
Ad Aquisgrana, Hildesheim e Osnabrück, più o meno nello stesso periodo, le diocesi incaricano alcuni sacerdoti di seguire individui omosessuali che “soffrono” – non è chiaro se per la loro omosessualità o per l’ostilità sociale ed ecclesiale. Gli incontri devono rimanere riservati. Queste iniziative rimangono contrarie alla visibilità, all’auto-aiuto e ai movimenti di emancipazione. Si tratta comunque di occasioni di incontro e di scambio, da cui anche la chiesa cattolica può imparare qualcosa.
A Friburgo, nel 2005, viene promosso un servizio di assistenza spirituale per persone omosessuali, che però si propone anche di fare riflettere la chiesa cattolica e le comunità cristiane sul tema dell’accoglienza delle persone omosessuali, per “vedere l’essere umano”. È l’esperienza della svolta, in cui la chiesa cattolica si sente impegnata a cambiare il proprio approccio pastorale.
Da Colonia, un diacono promuove una rete di assistenti spirituali per persone omosessuali in tutta la Germania. Siamo agli inizi degli anni Duemila. Gli incontri si svolgono a Francoforte e servono principalmente allo scambio di idee e a dialoghi individuali, ma alcune coppie vengono anche benedette.
Le persone omosessuali erano riconoscenti e in profonda comunione con queste iniziative della Chiesa. Ma l’avvento di Internet scatena le reazioni dei cattolici integralisti, che infangano gli assistenti spirituali delle persone omosessuali e sottopongono i vescovi a una costante pressione.
La posizione ufficiale della chiesa cattolica allontana molte persone LGBT dalla fede. Si diffondono però dappertutto i gruppi di omosessuali credenti.
Nel 2001 vengono approvate in Germania le unioni civili, che vengono ufficialmente condannate dalla chiesa cattolica. Ma la ricerca teologica ed esegetica si sente chiamata a ripensare la dottrina: questo sforzo conoscitivo porta a comprendere che le persone omosessuali hanno le stesse esigenze morali delle persone eterosessuali; che la Bibbia non conosceva l’idea di amore e relazione omosessuale come vengono intesi oggi; e che disprezzare l’amore e la cura reciproca presenti nelle relazioni omosessuali significa violare il comandamento dell’amore.
Il 30 giugno 2017 la Germania introduce il matrimonio per tutti. Per la chiesa cattolica è una sorpresa, a cui non è preparata. Il matrimonio continua ad essere considerato un sacramento solo fra uomo e donna, un contratto che ha come scopo anche la trasmissione della vita. Ma l’esistenza del matrimonio civile anche per persone omosessuali getta luce anche sul tema del consenso e dell’amore reciproco.
Nel giugno 2018, ad Amburgo, si svolge un convegno sul tema della benedizione delle coppie omosessuali. Da allora è aumentato il numero delle persone-religiosi e laici incaricati dalle diocesi di seguire le persone omosessuali. Esse sono collegate in rete e intervengono anche nelle occasiomi ufficiali.
* Andreas Heek, nato nel 1967, dottore in teologia, capo dell’ufficio della chiesa per il benessere personale e il lavoro delle Diocesi cattoliche tedesche e membro del “Frankfurter Runde.” Dal 2006 al 2016 è responsabile per la pastorale con le persone omosessuali dell’arcidiocesi di Colonia.
Testo originale: “Homosexuellenpastoral“ in den deutschen Diözesen – Eine geschichtliche Deutschlandreise