Visti dalla Francia. Il bacio gay che in Italia ha dato vita ad un’azione giudiziaria
Articolo pubblicato sul sito di Tétu (Francia) il 24 ottobre 2014, libera traduzione di Marco Galvagno
I militanti (gay) volevano disturbare un raduno delle sentinelle che si battono contro l’approvazione di una legge contro l’omofobia. L’organizzazione Human Right Watch ha chiestò giovedì scorso l’annullamento delle accuse ridicole pronunciate contro sei militanti omosessuali italiani che avevano manifestato a un raduno omofobo, tra di loro due uomini si erano baciati troppo appassionatamente davanti alla polizia.
Il 29 marzo a Perugia, una trentina di persone hanno disturbato un raduno delle sentinelle, movimento ispirato ai veilleurs francesi, che denunciavano un progetto di legge contro l’omofobia.
Sei di loro sono stati fermati, secondo il verbale della polizia italiana diffuso dalla stampa, avrebbero “insultato le sentinelle dando loro dei fascisti e dei bigotti”.
E quando la polizia ha chiesto loro di allontanarsi, due uomini si sono scambiati “un lungo bacio concupiscente sulla bocca (…), provocando il disgusto dei manifestanti tra i quali vi erano famiglie con bambini e ragazzini (…)”. Il 7 ottobre i manifestanti sono stati accusati di disturbo alla quiete pubblica.
Imputazione ridicola
“Questa imputazione sarebbe ridicola se non riflettesse proprio il sentimento omofobo contro il quale i manifestanti si battono”, ha denunciato Human Right Watch chiedendo la cessazione immediata dell’azione giudiziaria.
Il 5 ottobre le sentinelle hanno organizzato altri raduni in decine di città in tutto il paese.
Ogni volta i partecipanti stanno in piedi in silenzio per un’ora con un libro in mano. Contro manifestazioni hanno dato luogo a parapiglia a Bologna, Torino e Napoli, ma senza che vi siano state azioni giudiziarie.
Nemmeno un militante che ha preso in giro le sentinelle unendosi a loro travestito con uniforme da ufficiale nazista è stato denunciato (un tempo avrebbe potuto essere accusato di apologia del fascismo).
In Italia c’è viva tensione sul tema del riconoscimento legale delle coppie gay e lesbiche, mentre il premier Matteo Renzi ha promesso che in gennaio verrà varata una legge sulle coppie di fatto ispirata a quella tedesca.
Nello stesso tempo è cresciuto il numero di coppie gay e lesbiche che ha contratto matrimonio all’estero e chiede al comune d’appartenenza la registrazione, come ha fatto a Roma il sindaco, Ignazio Marino. Dal canto suo il ministro dell’interno Alfano ha ordinato ai prefetti di annullare questi procedimenti.
Testo originale: Poursuites pour un baiser gay militant en Italie